Amaretti!

Amaretti

Molti dei dolci della tradizione non contemplano l’uso di farine, e certamente non a caso…  La digestione dei cereali presenta numerosi problemi agli umani fin dall’antichità.  Ecco dunque che basta cercare un po’ nella memoria o spulciare i ricettari per trovare una vera fioritura di dolcetti a base di frutta fresca o secca. Le riconosciamo come le ricette più antiche: quelle in cui le farine sono assenti o ridotte ad una quantità talmente esigua  da far sospettare che sia stata aggiunta – più per scrupolo che per vera convinzione – dopo l’avvento della rivoluzione agricola, quando la facilità di coltivazione e di raccolto dei cereali ha repentinamente trasformato le abitudini dei nostri avi.  Con conseguenze anche sulla loro salute, però…  Nel bacino del Mediterraneo una delle regine degli ingredienti è senza dubbio la mandorla. Oggi quindi vi propongo gli amaretti casalinghi: senza zucchero, ovviamente! In questa versione e’ sostituito dal fruttosio.

La caratteristica delle ricette antiche è la semplicità, vale a dire pochi ingredienti e facilità di preparazione. Nel nostro caso, per circa 30 amaretti (più o meno 450 g) ci serviranno:

300 g mandorle sgusciate (o già pelate)

80 g fruttosio

2 albumi

sale

Se le mandorle sono sgusciate ma ancora con la loro pellicina, dovremo pelarle: lo faremo tuffandole per un minuto in acqua bollente.

Mandorle 1

Una volta scolate, la pellicina sguscerà via con grande facilità.

Mandorle 2

A questo punto le asciugheremo in forno a 120° per una decina di minuti, facendo attenzione a che rimangano bianche. Apriremo magari un poco lo sportello del forno.

Mandorle asciugate in forno

Quindi poniamo nel mixer le mandorle e il fruttosio e azioniamo a tutta velocità.  Quando il mio storico mixer Braun ha definitivamente capitolato… sigh… ho comprato un elettrodomestico valido, sì, ma che non è il massimo per la macinazione delle mandorle.  Mi sono quindi dotata di un minuscolo macinino da pochi euro (Braun!!!) e ripasso le mandorle sminuzzate: in 4-5 secondi ottengo una farina finissima.

Mandorle macinateSi sistema la farina di mandorle dolce in una ciotola e si aggiungono gli albumi montati a neve ferma con un pizzico di sale. Quindi si formano delle palline con le mani, grosse circa come una piccola noce, e si pongono sulla placca del forno ricoperta di carta. Il forno dev’essere tiepido: 120°. Non devono colorarsi troppo! Per decorarli, infine, ho riutilizzato il prezioso macinino per ottenere il fruttosio a velo…  e con quello ho delicatamente “massaggiato” gli amaretti.Fruttosio 'a velo'

 

 

 

Author: Agnese Moretti

Da sempre appassionata dai temi del benessere psicofisico, dell’alimentazione e della medicina naturale, degli stili di vita rispettosi dell’ambiente, dei diritti e della salute umana, della spiritualità, sono psicologa ed attualmente in corso di formazione come naturopata presso l'Istituto di Medicina Naturale di Rimini. Mamma di 4 figli, amo la vita e la natura, e riescono ad affascinarmi ancora le piccole e grandi occasioni di incontrare la bellezza nella vita di ogni giorno.

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