Profumato, caldo e di colore ambrato…. Questo piatto diventa autunnale soprattutto per i colori e la ricchezza dei sapori, perché in realtà lo potremmo definire un evergreen della cucina, visto che é a base di ingredienti reperibili tutto l’anno. Ma l’autunno é la stagione in cui il nostro organismo si riallinea con l’energia Terra, cioé con le temperature calde (le zuppe, le vellutate…), i sapori dolci (la zucca, le castagne) , i colori gialli e arancio (ancora la zucca, le castagne, gli agrumi…). Questa é la stagione in cui le aromatiche cresciute tutta l’estate sono pronte ad essere raccolte ed essiccate; e in cui il nostro corpo ha bisogno di rinforzarsi, preparandosi ai rigori e ai malanni invernali: sono quindi perfette le bacche di goji, ormai reperibili perfino al supermercato, frutto medicamentoso rosso e dolce, speciale per la vista e per il sistema immunitario, ricchissimo di antiossidanti, di vitamine e minerali. Dunque ben venga questo ricco secondo, da servire caldo e fumante!
Per 4 persone calcoleremo:
circa 1,2 kg di petto di tacchino
abbondanti timo, maggiorana e salvia fresche
2 cucchiai di curcuma in polvere
1-2 cucchiai di bacche di goji
1 cucchiaio abbondante di semi di sesamo
olio extra v.o.
sale
pepe a piacere
Si lava il petto di tacchino e si taglia a tocchetti, come per uno spezzatino. Quindi si mette al fuoco in una padella di ceramica, con l’olio evo. Personalmente non abbondo mai con l’olio: se del caso, preferisco aggiungerlo a crudo. Ma in questo caso é bene essere un poco più generosi, perché con la cottura il tacchino tende ad asciugarsi un po’. Se con l’olio siete morigerati come me, é il momento di rompere gli schemi! (un po’ di psicologia non guasta nemmeno in cucina…!)
Mentre il tacchino comincia a rosolare, si raccolgono le aromatiche: si trita la salvia e si sfogliano timo e maggiorana, aggiungendole nella padella. A questo punto si unisce prima la curcuma, mescolando bene, e poi le bacche di goji.
Infine, si aggiusta di sale e si cosparge di sesamo e (a piacere) di pepe: e i bocconcini sono pronti per essere serviti. Se li accompagnamo a un’insalata, serviamola prima: il suo sapore acidulo non si intona col dolce di questo piatto. Vi sembrerà strano, ma personalmente trovo che questo piatto si abbini benissimo alla macedonia di pesche tardive, condite con solo limone. Provate e ditemi cosa ne pensate…. In questo modo salutiamo l’estate utilizzando ancora i suoi ultimi frutti squisiti!
