Oggi si va in cucina a creare con tinte calde e vitamine fresche, con sapori agrodolci rigorosamente crudisti, ma marinati, per aiutare la loggia terra nel fuoco della digestione.
Non so voi, ma io attraverso la stagione invernale con disagio non indifferente. E’ rigida. Gelida… Buia e desolata. Brrr….. Ogni anno non vedo l’ora che finisca e conto letteralmente i giorni che mancano alla sua sconfitta definitiva. Non credo sia un caso se nella simbologia e’ associata a ciò che di peggiore c’e’ nella vita degli umani. Eppure e’ preziosa. Serve alla natura intera per riposare e rigenerarsi; anche a noi, tra parentesi, se non fosse che da bravi occidentali abbiamo perso ormai il contatto con questi ritmi atavici, indispensabili alla nostra salute. Ma insomma e’ preziosa! E certamente per farla benvolere, la natura la ricolma di frutti e prodotti unici, mentre la tradizione umana la onora con festività calorose e piene di allegria: Natale e Carnevale bastino per tutte! Quindi approfittiamone con una ricetta che massimizza la salubrità dei nutrienti!
Per ogni persona calcoliamo:
1 carciofo
circa 3 quarti di arancia
1 cucchiaino di bacche di goji
2 limoni circa
In questa preparazione i carciofi sono lasciati crudi, per mantenere al massimo le loro qualità nutritive. Quindi si preparano in anticipo e si lasciano marinare almeno 1 ora e mezza. Si comincia pulendoli: il mio consiglio e’ quello di portarsi a casa i guantini che usiamo per comprare la verdura al negozio, senza gettarli subito: sono perfetti per non annerire i polpastrelli, e così facendo evitiamo di sprecare!
Si prepara una ciotola di vetro o di acciaio con acqua e 1 limone spremuto e lasciato in ammollo (non di plastica: resterebbe macchiata): servirà per immergere i carciofi e mantenerli chiari. Quindi si comincia tagliando il gambo del carciofo e pelando le foglie esterne più dure, lavorando un carciofo alla volta e rapidamente.
Si taglia la punta del carciofo per circa 1/3 dal gambo.
Quindi si appoggia il carciofo con la parte piatta sul tagliere e si affetta sottilmente: velocemente si tuffano le fettine nell’acqua acidulata.
E’ saggio aggiungere nel carpaccio anche i gambi, se in buono stato. Per i gambi delle foglie si taglia via la parte “fogliuta”, appunto, mentre per lo stelo si deve liberare il cuore (tenero) dalla parte esterna fibrosa. Così:
Il gambo viene poi tagliato a pezzi e affettato sottilmente.
Adesso viene la parte più bella: perche’ una volta sottoposte a marinatura, le sbiadite fettine di carciofo acquisiscono colori stupendi, che virano dal giallo al rosa. Scoliamole, sgrondiamole il più possibile (meglio con l’ausilio di una centrifuga) e sistemiamole in una ciotola, dove le condiamo con olio, sale e succo di limone. La parola d’ordine e’ abbondanza! Di limoni ne spremeremo almeno 2-3. Nell’ora e mezza successiva mescoleremo i carciofi spesso. Ed ecco la meraviglia che troveremo:
Sistemiamo i carciofi sul piatto di portata e guarniamo con qualche spicchio di arancia pelata al vivo, i datteri tagliati a striscioline e le bacche di goji ammollate nel succo d’arancia che avremo raccolto mentre prepariamo gli spicchi. Versiamo sul carpaccio anche quel succo e il tutto sarà pronto per essere gustato!