Spaghetti di cavolo cappuccio al pesto paleo

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Ecco un contorno originale e molto scenografico, in cui si fondono il sapore leggermente piccante del cavolo cappuccio e la dolcezza del pesto, così meravigliosamente profumato di basilico e di estate…  Al posto dei veri spaghetti useremo le lunghe julienne del cavolo tagliato rigorosamente con l’affettatrice: ma il risultato sarà degno di un vero piatto di pasta! Una fantastica idea suggerita da Chiara, mia figlia, che una volta diventata piatto ha messo miracolosamente d’accordo tutti, perfino i più esigenti di casa. Va anche sottolineato quanto sia squisita la ricotta stagionata in quello che tradizionalmente è il  ruolo del pecorino! (Scopri qui come mai la ricotta è paleo).

Per 4 persone occorrono:

circa 4oo g di cavolo cappuccio

40 g di foglie di basilico

60 g di ricotta stagionata (40 per il pesto, 20 per la guarnizione)

20 g di pinoli

poco prezzemolo

1-2 spicchi d’aglio, a piacere

olio evo

sale

L’operazione più importante è il taglio del cavolo cappuccio, che come dicevo andrà fatta rigorosamente con l’affettatrice posizionata sullo spessore 2. Attenzione: il cavolo deve essere tagliato posizionando sull’affettatrice il suo gambo, il torsolo che è stato staccato dalla radice: solo così, infatti, gli “spaghetti” saranno lunghi a sufficienza. Volendo si può anche preventivamente asportare con un coltellino affilato la parte più legnosa del gambo.

Spaghetti cavolocappIntanto a parte si pongono nel mixer gli ingredienti per il pesto. Nella mia esperienza la proporzione perfetta è questa: tanto basilico quanta ricotta stagionata e metà pinoli. In questo caso useremo quindi 40 g di foglie di basilico lavate e asciugate, 40 g di ricotta stagionata e 20 g di pinoli. A questa formula di base aggiungeremo: un paio di rametti di prezzemolo, che rendono il gusto più corposo; 1-2 cucchiai di acqua; olio evo a sufficienza per creare una densa salsina e – restando sul pragmatico – per riuscire a frullare il pesto! Non è necessario aggiungere il sale.

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Una volta che il pesto è pronto, lasciamolo da parte e saltiamo brevissimamente gli “spaghetti” in una padella con poco olio, salandoli.  Basteranno 2 minuti muovendoli spesso: non devono cuocere, mi raccomando! L’obiettivo è duplice: scaldare la julienne di cavolo per renderla più gradevole e far sì che sprigioni le sue preziose sostanze nutritive. Infatti i sali minerali dei vegetali vengono stabilizzati dalla loro pianta in una matrice organica, e il veloce contatto col calore, pur senza cuocere (e quindi senza perdita di vitamine), porta energia e libera quote superiori di minerali assimilabili. Possiamo farlo con tutte le verdure che abitualmente mangiamo crude, dal ravanello all’insalata: avremo solo l’avvertenza di tagliarle a piccoli pezzi o alla julienne.

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Togliamo la padella dal fuoco e rigiriamo la julienne velocemente:  la salsa al pesto non deve essere cotta. La verseremo a cucchiaiate sugli “spaghetti” mescolando con cura e aiutandoci con 2 forchette. Posizioneremo quindi gli spaghetti sui singoli piatti guarnendo con altro pesto, una macinata di pepe, un filo d’olio, qualche pinolo e una grattugiata di ricotta stagionata. Il loro gusto sarà una sorpresa! Se non fosse per il piccantino del cavolo cappuccio, sarebbe difficile pensare che si tratta di un semplice contorno…

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Sorprendente, vegetariana, prelibata, economica… cosa volere di più da una ricetta? Buon appetito!

Author: Agnese Moretti

Da sempre appassionata dai temi del benessere psicofisico, dell’alimentazione e della medicina naturale, degli stili di vita rispettosi dell’ambiente, dei diritti e della salute umana, della spiritualità, sono psicologa ed attualmente in corso di formazione come naturopata presso l'Istituto di Medicina Naturale di Rimini. Mamma di 4 figli, amo la vita e la natura, e riescono ad affascinarmi ancora le piccole e grandi occasioni di incontrare la bellezza nella vita di ogni giorno.

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