L’alimentazione “paleo” batte la dieta mediterranea nella tolleranza al diabete

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Il 46-65% dei pazienti con ischemia cardiaca ha un’alterata tolleranza al glucosio (IGT): assieme al diabete di tipo 2, l’alterata tolleranza al glucosio e’ il più comune fattore di rischio per questi pazienti, e influenza negativamente la prognosi a lungo termine dopo l’infarto. Ancora si discute su quale sia l’alimentazione ideale per l’IGT e la resistenza insulinica: si sta ancora cercando quale sia la quantità ottimale (e i tipi migliori) di grassi, carboidrati, proteine, frutta e sodio.

Paleo diet 2Un gruppo di ricercatori dell’università di Lund (Svezia) guidati da Staffan Lindeberg (qui l’articolo originale) ha recentemente ipotizzato che i cibi consumati regolarmente durante l’evoluzione dei primati e degli umani (in particolare durante l’era Paleolitica) possano essere i più adatti a prevenire la resistenza insulinica e l’intolleranza al glucosio. Questo tipo di dieta comprende carni magre, pesce, crostacei e molluschi, frutta, verdura, radici, noci e semi oleosi, ma non cereali, latticini, sale, grassi e zuccheri raffinati, che sono diventati cibi di base solo dopo l’apparizione degli umani moderni. L’équipe di Lindeberg ha quindi voluto confrontare la dieta “Paleo” con il famoso modello alimentare della dieta mediterranea, introdotto più di recente e basato su grani integrali, latticini magri, verdura, frutta, pesce e oli.

I soggetti dello studio sono stati divisi in due gruppi, ai quali e’ stato chiesto di seguire i due diversi regimi alimentari. In capo a 12 settimane il gruppo Paleolitico ha evidenziato un più pronunciato miglioramento nella tolleranza al glucosio (in particolare, una diminuzione del 26% del glucosio AUC, contro il 7% dell’altro gruppo). Un altro consistente risultato del gruppo Paleo ha riguardato la diminuzione della circonferenza addominale (- 5,6 cm, contro il -2,9 del gruppo di controllo). Nel gruppo Paleo si e’ anche notata una tendenza ad una maggiore diminuzione della concentrazione di insulina 0-120 AUC, perche’ e’ fortemente associata alla diminuzione della circonferenza addominale.

staffan lindeberg Staffan Lindeberg

Staffan Lindeberg et al.: “A Palaeolithic Diet improves glucose tolerance more than a Mediterranean-like diet in individuals with ischaemic heart disease” , Diabetologia 2007, Septembre 50 (9), pp. 1795-1807, Epub 2007 June 22

Author: Agnese Moretti

Da sempre appassionata dai temi del benessere psicofisico, dell’alimentazione e della medicina naturale, degli stili di vita rispettosi dell’ambiente, dei diritti e della salute umana, della spiritualità, sono psicologa ed attualmente in corso di formazione come naturopata presso l'Istituto di Medicina Naturale di Rimini. Mamma di 4 figli, amo la vita e la natura, e riescono ad affascinarmi ancora le piccole e grandi occasioni di incontrare la bellezza nella vita di ogni giorno.

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